Il Fantino Perduto

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Max Ernst sosteneva che il surrealismo fosse

“l’accoppiamento di due realtà in apparenza inconciliabili”.

Il periodo surrealista di Renè Francois Ghislain Magritte inizia con la scoperta dell’opera di Giorgio de Chirico. Le Jockey Perdu, il Fantino Perduto è la prima opera di Magritte che lo stesso autore considerò pienamente surrealista. La versione iniziale risale al 1926 ed è un collage di acquarello, china e matita. La scena è incorniciata da due tende come un sipario, al centro c’è il disegno di un fantino in corsa, il ricamo geometrico del terreno fatto di linee sottili arriva fino al cielo che sfuma dal bianco al blu. Gli alberi ai lati richiamano i pezzi della scacchiera su cui sono disegnati note di spartiti musicali. Gli scacchi, più e meglio di qualsiasi altro gioco, rappresentano l’anima del surrealismo, non è un caso che nel 1934 André Breton, leader del movimento surrealista e amico di Magritte, riunì tutti i surrealisti nella sua Scacchiera surrealista.

Il fantino perduto -1926 – olio su tela, 39,5 x 54 cm, Collezione Privata, New York