Pietà di Palestrina

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Oggi la Pietà cosiddetta di Palestrina è conservata nella Galleria dell’Accademia a Firenze ma nel 1907 fu ritrovata nella chiesa di Santa Rosalia a Palestrina, da qui il nome.

Il complesso marmoreo è dedicato alla Pietà che fu uno sei soggetti prediletti da Michelangelo Buonarroti per le sue opere.

La vera protagonista di questa composizione è la Vergine, anzi la gigantesca mano della vergine che sostiene il corpo del Cristo ed è il perno di tutta la scultura.

Molti elementi della composizione della Pietà di Palestrina richiamano la Pietà Bandini che è sempre di Michelangelo. Innanzitutto il marmo, di Carrara, la materia preferita dallo scultore fiorentino per dare corpo alle sue opere. Poi la composizione: la figura centrale di Nicodemo in quest’opera è sostituita da Maria.

I personaggi ritratti sono tre e non quattro. La figura di Maria Maddalena rimane indistinta anche in questa Pietà come in quella Bandini e come essa fa parte del gruppo dei non-finiti.

Ma è l’elemento delle gambe, visibilmente sproporzionate rispetto al corpo del Cristo, ad aver fatto nascere nei secoli il dubbio che la scultura non fosse di Michelangelo quanto piuttosto di uno dei suoi allievi o imitatori.