Una delle figure più rappresentative dell’arte di fine Ottocento fu Toulouse-Lautrec, anche lui un amante della bombetta con cui viene rappresentato in quasi tutti i ritratti.
Il pittore bohémien della Parigi di fine ‘800 famoso per le illustrazioni di Montmartre e del Mulin Rouge si ispirava alle stampe giapponesi ukiyo-e del periodo Edo per raccontare molti aspetti della vita parigina: la politica, i divertimenti dei ceti popolari, i movimenti culturali e la vita nei café-concert e i cabaret.
Gli furono commissionati spesso i manifesti pubblicitari per le rappresentazioni teatrali, i balletti e gli spettacoli dei locali dove si poteva bere e assistere a performance canore o di balletto molto diffuse nel quartiere parigino di Montmartre.
Toulouse-Lautrec realizzò anche illustrazioni di importanti riviste dell’epoca, come quella satirica Le Rire. Era affetto da una grave malattia alle ossa ed era alto quasi un metro e 50 centimetri. Una delle frasi che era solito ripetere era:
E pensare che non avrei mai dipinto, se le mie gambe fossero state appena un po’ più lunghe!