Registrare un marchio è un’operazione essenziale per tutelare i segni distintivi della propria azienda sui mercati. La registrazione non solo permette di utilizzare in via esclusiva il marchio, su un dato territorio e per determinate classi merceologiche, ma permette anche di sapere in anticipo se qualcun altro è in procinto di registrare un segno simile o uguale al proprio.
Si tratta quindi di un’operazione che permette di far valere dei diritti; tuttavia, l’intero iter è bene sia seguito da esperti in materia onde evitare spiacevoli inconvenienti.
Contattare studi professionali specializzati nella tutela dei diritti di proprietà intellettuale come Registrareunmarchio.it permette di entrare in contatto con avvocati abilitati all’esercizio della professione di Consulente Marchi e di ricevere tutto il supporto necessario per proteggere il proprio marchio.
Ma di cosa si occupano questi professionisti? Qual è il processo di registrazione di un marchio? Abbiamo identificato 5 punti cruciali:
1. Verifica dei requisiti
Il marchio è indispensabile rispetti alcuni requisiti per essere registrato. I requisiti sono tre:
- Novità: cioè non devono esistere altri marchi identici o molto simili già registrati,
- Liceità: il marchio non deve contenere segni contrari al buon costume, alla legge o all’ordine pubblico, né trarre in inganno il pubblico.
- Distintivo: un marchio per essere registrabile dev’essere dotato di capacità distintiva, riuscire cioè a distinguersi rispetto ai marchi della concorrenza.
I suddetti requisiti richiedono un attento studio che solo professionisti specializzati possono effettuare con criterio.
In particolare, una delle operazioni più complesse è la ricerca d’anteriorità. Quest’ultima permette di verificare se ci sono altri marchi uguali o simili al proprio già registrato consultano le banche dati disponibili.
2. Selezione delle classi merceologiche
Una volta accertato che il marchio soddisfi i requisiti si può procedere con la presentazione della domanda vera e propria. In sede di compilazione bisogna indicare quali sono i settori (classi merceologiche) a cui appartiene il marchio.
Gli interessati possono selezionare uno o più delle 45 classi individuate dal Sistema Internazionale di Classificazione dei Marchi o Convenzione di Nizza.
3. Calcolo dei costi
I costi dipendono da diversi fattori. Un marchio registrato solo in Italia ha un costo inferiore rispetto alla registrazione del marchio in tutta Europa (Marchio Comunitario). Inoltre, più sono le classi merceologiche individuate più risultano elevati i costi.
La tassa da pagare per una sola classe è di 101 euro più 34 euro per ogni classe merceologica aggiuntiva. A questi costi vanno aggiunte le spese per la lettera d’incarico, il costo da corrispondere al professionista incaricato e le spese per il bollo e i diritti di segreteria.
4. Compilazione dei moduli
Registrare un marchio richiede di compilare diversi moduli e di conservare accuratamente tutta la documentazione. I moduli sono disponibili online. Tra questi il principale è il modulo Ma.RI che richiede d’inserire, oltre alla marca da bollo, informazioni quali:
- Descrizione del marchio
- Classi merceologiche
- Dati del richiedente
Bisogna inoltre:
- Disporre di 5 rappresentazioni del marchio stampato a colori
- Preparare la documentazione che attesta il versamento dei diritti di segreteria
- Provvedere al pagamento di 1 (o 2) marche da bollo da 16 euro e delle tasse di concessione governative
- Preparare la lettera d’incarico (nel caso in cui si commissiona l’operazione a un rappresentante)
5. Presentazione della domanda alla Camera di Commercio
Infine, dopo essersi accertati che il marchio rispetti i requisiti e compilato i moduli non resta che depositare la domanda. Può essere depositata in modalità cartacea inviando i moduli direttamente alla Camera di Commercio, oppure si può optare per la procedura telematica usufruendo del portale dei servizi online.