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Legittima difesa: che cosa prevede la legge

Spesso capita di ascoltare notizie di cronaca in cui si parla di legittima difesa. Questa legge, piuttosto controversa, è stata più volte rivista fino ad arrivate alla normativa 36/2019. Anche in questo caso, però, si è tenuto a chiarire che la legittima difesa non da diritto a utilizzare le armi in modo indiscriminato, anche se ci si trova alle prese con situazioni come un ladro che entra in casa.

Infatti, l’obiettivo di questo aggiornamento della normativa è stato soprattutto quello di fornire una certa tutela per quanto riguarda l’applicazione della pena a chi ha utilizzato le armi per difendere sé stesso o la propria proprietà causando però lesioni ad altri soggetti.

 Inoltre, la legge ha cercato anche di stabilire quando effettivamente si può parlare di legittima difesa e quali sono i casi in cui, invece, sarebbe stato possibile avere un altro comportamento.

Legge sulla legittima difesa

La difesa viene ritenuta un comportamento non soggetto a sanzioni o pene solo quando è ritenuta l’unica opportunità. Infatti, secondo l’articolo 52 Codice Penale, la punibilità non è ammessa se il comportamento difensivo appare come necessità esclusiva, anche nel caso in cui la difesa abbia provocato ferite o la morte.

In realtà, è importante anche che la gravità della reazione di difesa sia pari all’offesa subito. Successivamente, la legge sulla legittima difesa ha visto comparire anche un nuovo comma per differenziare ancora il comportamento difensivo dalla vendetta.

Si intuisce, quindi, come sia difficile poter avere una definizione chiara della legittima difesa e di come spesso ci si possa trovare alle prese con problemi legali. Inoltre, è il Giudice a valutare ogni singolo caso prima di fornire il suo parere.

Legge 36/2019: la legittima difesa domiciliare

Con questa nuova legge si è voluto andare a disciplina la legittima difesa domiciliare. Infatti, il diritto a difendere sé stessi o i propri cari nel caso in cui ci si trovi alle prese con una violazione domiciliare, ovvero un’intrusione aggravata da minacce, violenza e presenza di armi, sarebbe compatibile con quella del diritto alla vita, previsto dalla Convenzione europea dei diritti dell’uomo.

 Tuttavia, la situazione è molto più complessa, anche perché non basta che qualcuno si introduca nella propria abitazione per applicare la norma sulla legittima difesa. Infatti, secondo l’art. 55 c.p. è necessario anche che la condotta non sia eccessiva rispetto all’offesa. Nella pratica, chi provoca la morte di terzi per difendersi, potrebbe ritrovarsi accusato di omicidio colposo. Ecco perché la legge ha introdotto un nuovo comma che stabilisce dei limiti alla punibilità in caso di comportamento ritenuto eccessivo, ovvero quando il soggetto che si è difeso si trovata una condizione di comprovato pericolo.

Anche in questo caso, è il Giudice che deve dare il suo parere dopo un’attenta fase di analisi e valutazione del singolo caso. Appare evidente, quindi, che è necessario rivolgersi ad avvocati penalisti esperti: se si hanno avuto problematiche di questo tipo, ad esempio, è possibile andare sul sito https://avvocatomattiafontana.com/ e richiedere una consulenza.

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